La fitodepurazione: cos’è e come funziona

La fitodepurazione è un sistema  che consente di depurare le acque reflue in modo totalmente naturale.

In natura avvengono costantemente processi di depurazione naturale ad opera di microrganismi minerali e vegetali che popolano le acque ed il suolo. Queste comunità microscopiche sono costituite da batteri, funghi, alghe, protozoi e metazoi.

fito.jpg

La fitodepurazione utilizza come filtri biologici i vegetali e avviene in un bacino  riempito da materiale ghiaioso, piante, refluoe e microrganismi. La costruzione di tali vasche  consiste nella realizzazione di letti impermeabilizzati  in pvc e epdm, su cui viene poi adagiato un substrato permeabile ( generalmente ghiaia di diverse dimensioni). Si procede poi con l’attrezzare la superficie ottenuta con un sistema  di distribuzione delle acque e con la messa a dimora delle piante.

SAMSUNG DIGITAL CAMERA

Le macrofite utilizzate hanno la capacità di catturare l’ossigeno mediante l’apparato fogliare per poi condurlo alle radici. La superficie delle radici, dopo già pochi mesi , si rivestirà di un film batterico di microrganismi, i reali protagonisti del processo depurativo.

fito1

A seconda del medium (sabbia o ghiaia)utilizzato,  questo riuscirà ad ossigenarsi e si espanderà anche sul substrato. Le piante consigliate per  la costruzione di bacini fitodepurativi sono le macrofite, tra le più usate segnaliamo la Phragmites   Australis e la Tyoa Litifolia. Hanno dimostrato di svolgere una buona azione depurante anche la calla, l’Iris, la talia dealbata e la salcerella.

fito3 fito4.jpg

Lascia un commento