Google Made in Italy per le eccellenze italiane

Per la prima volta, il principale motore di ricerca al mondo, inaugura un portale dedicato alle eccellenze agroalimentari e artigianali di un Paese. Una grande occasione per una visibilità globale

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Il cibo e i marchi italiani continuano a essere il plusvalore del nostro Paese, nonostante la crisi che strozza le imprese. Visto che sull’argomento Governo e ministeri (quelli del Turismo e dell’Economia) sono fermi al palo, l’iniziativa la prende Google che ha in mano i flussi delle ricerche sul web e, quindi, le chiavi d’interpretazione del mondo.
E i dati dicono che nel 2013 le ricerche legate al made in Italy sono aumentate del 12% rispetto al 2012. Per giapponesi, russi, americani e indiani il nostro paese continua a essere un Eldorado di qualità, soprattutto nel settore agroalimentare.

È sempre più evidente che new-technology e agroalimentare sono i settori che daranno più occupazione nel futuro. Perché non metterli insieme? Perché non fare un link tra la Silicon Valley e la nostra Food Valley?

ha dichiarato il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Nunzia De Girolamo, al convegno “Made in Italy: eccellenze in digitale”, nel corso del quale è stato lanciato il progetto del nuovo sito www.google.it/madeinitaly. Realizzato dal Google Cultural Institute, il portale ha ottenuto il sostegno del Ministero dell’Agricoltura, di Unioncamere, Symbola e Università Ca’ Foscari.

Si tratta del primo esperimento del più importante motore di ricerca al mondo nella promozione delle eccellenze di un Paese. Un progetto che, come ha ricordato la stessa De Girolamo, al Ministero non è costato un euro, ma potrebbe dare una visibilità globale ai 261 prodotti a denominazione (Dop, Igp e Stg) che rappresentano il fiore all’occhiello dell’export, l’unica voce che in questi anni di crisi ha fatto registrare risultati confortanti.

Grande soddisfazione è stata manifestata anche da Roberto Moncalvo, presidente della Coldiretti, che ha tenuto a ricordare come l’italian sounding, ovverosia il falso made in Italy, fatturi ogni anno 60 miliardi di euro, una cifra doppia rispetto al valore delle esportazioni agroalimentari. Pur lodando i potenziali benefici dell’iniziativa, la Cia, Conferenza Italiana Agricoltori, ha sottolineato il digital divide fra centri urbani (dove la connessione a Internet di qualità è ormai all’89%) e le aree rurali dove solo il 17% degli abitanti può contare su una connessione degna di questo nome.

Ora tocca alla politica far fruttare il prezioso assist di Google e consentire ai produttori di entrare veramente nella Rete che conta.

Gallette di cereali: 5 ricette per tutti i gusti

gallette fatte in casa - fonte foto: saveur.com

Le gallette di mais o di riso, oppure a base di altre farine e ingredienti, possono essere facilmente preparate in casa.

In questo modo si potrà ottenere in poco tempo un prodotto ricco di sapore, da personalizzare con delle spezie o con delle erbe aromatiche a seconda dei propri gusti, senza la necessità di acquistare gallette già pronte. Le gallette preparate in casa hanno il vantaggio di poter essere conservate per qualche giorno in un contenitore ermetico di vetro o di metallo adatto per gli alimenti. Vi proponiamo cinque ricette di gallette fatte in casa tutte da sperimentare.

1) Gallette di riso

Le più classiche, rigorosamente gluten free sono un’alternativa sana al pane.

Ingredienti:

  • 200 grammi di farina di riso
  • 150 grammi di farina di mais
  • 3 cucchiai d’olio extravergine d’oliva o di sesamo
  • 1 bicchiere di latte vegetale (di riso o di soia)
  • 1 cucchiaino di sale fino integrale
  • 100 grammi di malto di riso o di mais

gallette di riso - fonte foto: thekitchn.com

Per la preparazione di queste gallette di riso è necessario tostare in precedenza le due farine in padella, fino a doratura. Le farina dovranno essere mescolate a mano agli altri ingredienti, unendo a poco a poco ad esse il latte vegetale prescelto. Una volta formato un impasto liscio ed omogeneo, lasciatelo riposare per mezz’ora a temperatura ambiente. Quindi stendetelo con il matterello e ricavate dei dischi con l’aiuto di un bicchiere, di cui inumidire il bordo per facilitare l’operazione. Cuocete le gallette su di una teglia rivestita con carta da forno a 180°C per 15-20 minuti.

2) Gallette di mais

gallette di mais - fonte foto: wegotnuts.com

250 grammi di farina di grano tenero tipo 0
150 grammi di farina di mais bianca o gialla di tipo fioretto
3 cucchiai di olio di sesamo
1 cucchiaio di semi di finocchio
1 bustina di lievito in polvere
1 pizzico di cannella in polvere
1 pizzico di cumino in polvere
1 pizzico di sale fino integrale
1 uovo
Acqua

Per la preparazione delle gallette di mais versate le farine all’interno di una ciotola ed unite ad esse il lievito in polvere, il cumino, la cannella e un pizzico di sale. Mescolate il tutto con un cucchiaio ed iniziate ad impastare con le mani dopo aver aggiunto l’uovo e l’olio di sesamo. Versate acqua a poco a poco in modo tale da ottenere un impasto omogeneo. E’ preferibile lasciare riposare il composto per trenta minuti per facilitare la fase successiva. Esso dovrà infatti essere steso con un matterello, formando una sfoglia dello spessore di mezzo centimetro. Ritagliate le gallette con l’aiuto di un bicchiere o di una formina rotonda per biscotti. Cospargetele con i semi di finocchio, premendo leggermente sulla loro superficie. Cuocete in forno a 180°C per circa 20 minuti.

3) Gallette di avena

gallette di avena - fonte foto: preparedpantry.com

100 grammi di farina d’avena
100 grammi di fecola di patate
20 grammi di farina di mandorle
½ cucchiaino di sale fino integrale
50 grammi di burro vegetale
4 cucchiai d’acqua

In una ciotola unite la farina d’avena, la fecola di patate, la farina di mandorle e il sale. Mescolate con un cucchiaio. Aggiungete il burro vegetale e lavorate gli ingredienti con uno sbattitore elettrico o con un mixer da cucina. Versate l’acqua e amalgamate ancora per un minuto. Con l’aiuto delle mani formate una palla liscia ed omogenea con l’impasto. Su di un tagliere cosparso leggermente di fecola di patate dividete l’impasto in due parti. Stendete l’impasto con il matterello in strati sottili, una parte alla volta. Ritagliate le gallette con l’aiuto del bordo del bicchiere inumidito. Cuocete su di una teglia ricoperta di carta da forno a 200°C per circa 15 minuti, o fino a doratura.

4) Gallette di riso all’alga nori

gallette di riso alga nori - fonte foto: tesathome.com

200 grammi di farina di riso
235 grammi di acqua bollente
2 cucchiaini di lievito in polvere
1 cucchiaio d’olio extravergine d’oliva
1 cucchiaino d’olio di sesamo
½ cucchiaino di sale fino integrale
1 foglio di alga nori spezzettata

Per la preparazione della gallette di riso all’alga noriversate la farina in una ciotola insieme al sale ed al lievito e mescolate con un cucchiaio. Aggiungete l’acqua bollente e continuate a mescolare fino alla formazione di un impasto omogeneo. Lasciate raffreddare l’impasto, aggiungete l’olio extravergine e l’olio di sesamo e impastate per tre minuti. Quindi unite l’alga nori ed impastate per un altro minuto. Dividete l’impasto in piccole palline e stendetele con il matterello formando dei dischi sottili. Disponeteli in una teglia ricoperta con carta da forno e cuoceteli per 5 minuti nel forno preriscaldato a 180°C e per altri 3-5 minuti, o fino a doratura, innalzando la temperatura a 220°C. Sfornate, lasciate raffreddare e servite.

5) Gallette di quinoa, mela e cannella

gallette di quinoa - fonte foto: joyofkosher.com

100 grammi di quinoa
250 millilitri d’acqua
1 cucchiaino di cannella in polvere
1 mela a cubetti
2 cucchiai d’olio
1 uovo

Per la preparazione delle gallette di quinoa portate ad ebollizione in un pentolino l’acqua, a cui avrete già unito la quinoa, la mela e la cannella. Abbassate la fiamma e lasciate cuocere con il coperchio per 15 minuti. Lasciate cuocere per altri 5 minuti senza coperchio, fino a quando l’acqua non si sarà completamente assorbita.

Trasferite il composto in una ciotola, lasciatelo raffreddare e riponetelo in frigorifero per una notte. In seguito aggiungete un uovo e mescolate bene. Riscaldate una padella con un cucchiaio d’olio. Versate il composto in padella formando dei dischi appiattiti con il cucchiaio. Cuocete per 1 o 2 minuti ogni galletta, quindi giratela dall’altro lato. Aggiungete nuovo olio e continuate la preparazione con il resto dell’impasto. Otterrete circa 12 gallette di quinoa piccole.

Clafoutis alle mele

450 g di mele, 100 g di zucchero, 50 g di farina, 1/4 l di latte, 2 uova, 1 noce di burro, 1 bustina di vanillina, 1 pizzico di sale, 2 cucchiaini di cannella, zucchero di canna aggiuntivo per la copertura.

Preparazione “Clafoutis alle mele e cannella”

Il clfaoutis è un dolce dell’ultimo momento, velocissimo da preparare e da cuocere quindi accendete subito il forno a 200°C ed imburrate uno stampo, preferibilmente rotondo da 23 cm di diametro.

Essendo il clafoutis un dolce da servire in tavola senza doverlo sformare, scegliete uno stampo che sia carino da portare in tavola.

Mentre il forno si scalda, mettete in padella con una noce di burro le mele e un cucchiaino di cannella e fatele saltare per 5 minuti.

Prendete una ciotola ed unite la farina, lo zucchero ed un cucchiaino di cannella.

Aggiungete, quindi, le due uova ed amalgamate il tutto con l’ausilio di una frusta.

Quando avrete ottenuto un composto liscio, aggiungete il pizzico di sale, la bustina di vanillina ed il latte freddo ed amalgamate nuovamente il tutto sempre con la frusta.

Prendete lo stampo imburrato e disponetevi le mele precedentemente saltate in padella, quindi versateci sopra la pastella appena preparata.

Infornate per 40 minuti o fino a che uno stecchino ne esca pulito.

A 5 minuti dal termine della cottura, spolverate il clafoutis con abbondante zucchero di canna e rimettete in forno con il grill acceso per caramellare lo zucchero in superficie.

Portate il dolce in tavola ancora nello stampo dove è stato cotto e lasciate che ciascun commensale possa servirsi direttamente dallo stampo.

La mela e le sue proprietà


ImageLa mela è un frutto di forma e colore vari. La sua coltivazione risale all’età della pietra e le varietà oggi commercializzate sono più di 1.000. La mela contiene molta acqua, circa l’85%. Questa caratteristica la rende particolarmente adatta ai regimi dimagranti, perché essa dà un senso di sazietà apportando solo circa 45-57 calorie ogni 100 g. di frutto.

La mela, poi, fornisce zuccheri, fonte di energia, per circa il 12-18% del suo peso, costituiti essenzialmente da fruttosio, l’unico zucchero con un basso indice glicemico. Come tutti i frutti, essa contiene una percentuale rilevante di fibre (12,7% in media), in particolare pectina (un terzo del totale), una fibra idrosolubile che favorisce la peristalsi intestinale e riduce i livelli di colesterolo nel sangue.

La vitamina C della mela

La mela apporta in media 12mg/100 g di vitamina c, quindi circa il 20% dell’apporto giornaliero raccomandato per un adulto. Il contenuto in vitamina C è al suo massimo quando il frutto è maturo e si concentra essenzialmente nella buccia (25-50% della quantità totale). Attenzione però: il calore e il contatto con l’aria degradano la vitamina C; per conservarla è consigliabile consumare il frutto colto da poco, crudo e con la buccia.

La mela fa bene perché…

La mela è indicata in caso di gastroenterite, diarrea, calcoli biliari, diete dimagranti; può essere consumata in caso di diabete. A differenza di altri frutti, non favorisce le fermentazioni intestinali.

Cruda o cotta: come consumare la mela

La mela si gusta come frutto fresco, a fettine, grattugiata o in macedonia; si cuoce in pentola o al forno, con o senza zucchero. Si impiega per la preparazione di crostate, strudel, frittelle, dolci al cucchiaio, confetture e composte. La mela si può anche essiccare.

La mela rossa ti fa dimagrire

La migliore fonte alimentare di piruvato è costituita dalla mela rossa, con un contenuto stimato in circa 450 milligrammi per mela. il piruvato è normalmente prodotto nell’organismo durante il processo di metabolismo del glucosio. In effetti, sotto il profilo strutturale, il piruvato può essere considerato come una mezza molecola di glucosio, dal momento che il glucosio contiene sei atomi di carbonio e il piruvato ne ha tre. Questa sostanza tende a inibire gli accumuli di grasso, favorendo la riduzione delle scorte di adipe dell’organismo.

Mangiando almeno due mele rosse al giorno, assorbirai meno grassi ed il tuo metabolismo sarà più attivo!

Puoi mangiarle abbinate ad uno yougurt, ricco di calcio

Forniscono circa 45 kcal/100 g.

Leggi anche: Come fare lo yougurt a casa senza la yogurtiera.

TRONCHETTO DI CASTAGNE

Il dolce che prepareremo oggi insieme è tipico di questo periodo perché l’ingrediente principale è la castagna. Ho scelto per voi il tronchetto di castagne. Una ricetta senza glutine che soddisferà i più golosi. L’idea mi è venuta anche perché in questi giorni ho partecipato alla Sagra della castagna nel mio paese, durante la quale è possibile degustare buonissimi dolci, preparati dalle signore che con tanta passione si impegnano per rinnovare le tradizioni. Ho scelto quindi di farvi scoprire questo tronchetto che a mio parere è uno dei dolci più buoni.

Ingredienti:

uno kg. castagne | 75 gr. cacao amaro | 200 gr. burro ammorbidito | 150 gr. zucchero | un bicchierino rhum | 250 gr. zucchero a velo | un tuorlo | un bicchierino caffè ristretto | una bustina vanillina
In una ciotola mettiamo insieme le castagne macinate, il caco, il burro ( già ammorbidito in precedenza), lo zucchero e il rhum che aiuterà ad amalgamare meglio il tutto. Otterremo così dopo aver impastato per qualche minuto un composto morbido.
Stendiamo poi su un foglio di carta forno ottenendo un rettangolo alto mezzo centimetro. Questa è la base e avrà colore marrone scuro.
Passiamo poi alla preparazione della crema chiara. In una ciotola mettiamo insieme il burro sempre ammorbidito, lo zucchero a velo, un tuorlo d’uovo, un bicchierino di caffè ristretto e la bustina di vanillina. Mescoliamo il tutto e otteniamo così il composto più chiaro. Lo stendiamo e lo facciamo aderire con il composto più scuro che abbiamo preparato in precedenza.
Aiutandoci con un lembo di carta forno lo solleviamo e lo arrotoliamo premendo leggermente con le mani. Avremo così ottenuto un dolce che ha la forma di un tronchetto. Lo ricopriamo per bene con la carta da forno e lo lasciamo riposare e raffreddare in frigo per almeno due ore.
Per servirlo lo tagliamo a fettine non troppo spesse.

Castagne….Lo sapevate Che…?

Castagne e salute.
Con il tempo grigio e cupo cosa può esserci di meglio che rifugiarsi in casa con davanti a sé delle calde castagne arrosto? Magari accompagnate da un bel bicchiere di vino rosso, come vuole la tradizione. Eh, sì: in estate ci sono le ciliegie, in autunno le castagne. In entrambi i casi, si dice che una tira l’altra…
Sapevate che…
Allora, “Pancia mia, fatti capanna”, direbbe qualcuno. Questi preziosi “semi”… No, non è uno strafalcione, abbiamo proprio detto semi. Infatti, il vero frutto non è la castagna, ma il riccio. Anche se, bisogna ammettere che in questo caso si è più invogliati a mangiare i semi che non il frutto!…
La ricchezza dei semi…
Dicevamo che questi semi ricchi di carboidrati, sali minerali (potassio, calcio, ferro, sodio, magnesio, fosforo, cloro) e vitamine (C, B1, B2, B6, PP), sono particolarmente utili in caso di anemia, stanchezza, stitichezza ed esaurimento fisico e psichico. Il loro dolce sapore, da cui siamo tutti piacevolmente attratti, viene avvertito soltanto con la cottura che trasforma gli amidi in zuccheri.
E, a proposito di “dolce”…
Attenzione a non confonderle con i “marroni” i quali sono più grossi, di forma ovale e dalla buccia più chiara. Ad ogni modo, tranquilli, le proprietà nutrizionali e le virtù terapeutiche sono molto simili.
Castagne, le alleate della bellezza
Oltre che possedere eccellenti qualità salutari possono essere delle ottime alleate di bellezza se adoperate nelle preparazione di maschere, lozioni e impacchi. Nelle SPA si adoperano anche negli esfolianti, gommage, pediluvi o per praticare massaggi rinvigorenti e tonificanti alle gambe.
Lozione lucidante per capelli castani
Fate bollire in 1 litro d’acqua le bucce di una manciata di castagne per una ventina di minuti, quindi filtrate e applicate su tutta la capigliatura, all’ultimo risciacquo.
Maschera alle castagne per mani secche
Bollite una decina di castagne poi frullatele al mixer aggiungendovi un cucchiaio di miele e un cucchiaino di succo di limone. Applicate il tutto sulle mani e lasciate in posa per una decina di minuti. Il risultato? Mani morbidissime!
Per schiarire le macchie cutanee
Fate cuocere le castagne in acqua bollente sino a che diventino morbide. Schiacciatele con una forchetta, amalgamate con il succo di limone e applicate sulla pelle per una ventina di minuti.
Castagne per la salute
Decotto contro i reumatismi. Preparate un decotto con i frutti (ricci) delle castagne facendo bollire una ventina di minuti. Filtrate il tutto e versatelo nell’acqua della vasca da bagno.
Leggende e credenze popolari
Secondo alcune credenze popolari, le castagne sarebbero in grado di guarire le persone malate assorbendo la loro energia negativa. Per far ciò si mettono 3 – 5 o 7 castagne in un vaso di ceramica accanto al letto del malato. Per altri, la castagna sarebbe dotata di poteri energetico-magnetici a tal punto che si possono adoperare alla stregua degli apparecchi per la magnetoterapia nella cura di reumatismi, problemi di circolazione ecc.
Alcuni anni fa in Europa, tutti le sere del 1 novembre si era soliti lasciare delle castagne sul tavolo che avevano lo scopo di nutrire le anime dei defunti.

Avocado e proprietà

L’avocado è un frutto esotico, raramente utilizzato nella nostra dieta ‘mediterranea’. Grosso errore! Il suo interno verde e polposo è infatti ricco di proprietà benefiche per la salute, conosciute già dalle antiche popolazioni sudamericane che lo avevano inserito nella loro dieta quotidiana (anche perché ritenevano avesse virtù afrodisiache).

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Hemingway lo definì “un cibo che non ha rivali tra i frutti, il vero frutto del paradiso” e non a caso…
Vediamo le principali virtù che possiede:

1) Antiossidante. L’avocado è ricco di sostanze antiossidanti, soprattutto vitamine A ed E, che aiutano il nostro organismo a liberarsi dai radicali liberi e ritardare così l’invecchiamento, mantenendo la pelle morbida ed elastica. Tra le altre vitamine presenti nella sua polpa ci sono la B1, B2, B6, D, K e PP.

2) Ricco di minerali. L’avocado è ricchissimo di potassio, ne possiede una quantità paragonabile a quella presente in 3 banane, e offre anche un piccola dose di magnesio, calcio, fosforo e zolfo.

3) Riduce il colesterolo. L’avocado è ricco di grassi insaturi e omega-3, essenziali per l’organismo in quanto stimolano la produzione di colesterolo ‘buono’ e impediscono il deposito di colesterolo ‘cattivo’. Cio’ fa sì quindi che l’assunzione di questo frutto riduca la possibilità che si sviluppino problemi a livello cardiovascolare.

4) Fornisce molta energia. In 100 grammi di questo frutto si trovano il 7 % di zuccheri, il 19% di grassi e circa il 2% di proteine per un totale di 230 calorie, variabili a seconda della grandezza dell’avocado.

5) Facile da digerire. Nonostante i grassi e gli altri elementi di cui è ricco, l’avocado è un frutto facilmente digeribile e dalle capacità astringenti, è ottimo ad esempio quando si ha un attacco di dissenteria e per chi soffre di colite o gastrite.

Anche la Cancer Cure Foundation, nota associazione che si occupa di combattere il cancro, ha riconosciuto le proprietà benefiche di questo frutto tanto da averlo inserito nell’elenco dei 27 cibi considerati essenziali per la prevenzione del cancro. Il suo consumo è consigliato un po’ a tutti: bambini, anziani, donne in gravidanza, vegetariani e diabetici.

Tanti sono gli utilizzi di questo frutto anche a livello di cosmesi e cura del corpo:

1) Impacco per capelli secchi: schiacciate la polpa di un avocado fino ad ottenere una crema. Applicatela poi sui capelli umidi per almeno un’ora e sciacquate infine accuratamente.

2) Maschera per il viso: schiacciate la polpa di un avocado molto maturo e poi aggiungete due cucchiai di olio di mandorle. Tenete in posa per mezzora circa e poi risciacquate.

3) Burro di cacao autoprodotto: sciogliete a bagnomaria 40 gr di cera d’api, aggiungete 25 gr di miele e 50 gr di olio di avocado, amalgamate bene e togliete tutto dal fuoco. Continuate a mescolare finché il composto non si fredda, versatelo poi in piccoli vasetti.

Se dopo aver conosciuto meglio le proprietà dell’avocado proprio non volete più farne a meno, provate a piantarne uno sul vostro terrazzo o in giardino. Questo ovvierebbe anche al più grosso inconveniente legato al consumo di avocado nel nostro paese: il frutto dell’amore, come lo chiamavano gli Aztechi, non è proprio a km 0! I maggiori produttori al mondo sono infatti gli stati del Sud America, il Sud Africa, Israele e la Spagna, anche se recentemente è stata incrementata la produzione anche in Italia.

Ci sono tantissimi modi per mangiare l’avocado, i due che preferisco sono aggiungerlo a pezzettini nell’insalata insieme a semi di sesamo, girasole o zucca oppure fare una salsina piccante frullando insieme avocado, latte di riso o soia, peperoncino, sale e un goccio d’olio…
Io amo l’avocado e voi?