Per Natale un “Diamante” rinnovabile

A Valle Giulia è stata installata l’innovativa centrale, il “Diamante” che consente di accumulare e conservare l’energia rinnovabile prodotta .

Il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, l’Amministratore delegato e Direttore generale di Enel, Fulvio Conti, e il Rettore dell’Università di Roma La Sapienza, Luigi Frati, hanno firmato oggi un protocollo d’intesa per l’installazione dell’innovativo “Diamante” nella splendida cornice di Valle Giulia, sede della facoltà di architettura, una volta concluso l’iter tecnico-amministrativo.

Diamante è una centrale fotovoltaica di nuova generazione progettata dal centro di ricerche Enel in collaborazione con l’Università di Pisa. Si tratta di un sistema energetico altamente tecnologico che consente di testare la generazione di elettricità con pannelli fotovoltaici integrandola con un sistema in grado di accumulare l’energia e di renderla disponibile anche quando il sole non c’è.

Con "Diamante", il sole a Valle Giulia anche di notte

Diamante rappresenta infatti un nuovo modo di concepire gli impianti produttivi, non più in contrasto, ma in armonia con l’ambiente che li accoglie.  La sua struttura architettonica, a forma di cupola geodetica di Fuller, fatta di vetro e acciaio, risulta particolarmente adatta ad essere inserita in contesti di particolare pregio ambientale e architettonico come Valle Giulia, dove la Facoltà di Architettura intende valorizzare un piazzale “verde”, attualmente non utilizzato – vicino alla Galleria Nazionale di Arte Moderna e Contemporanea e di fronte al parco di Villa Borghese – che verrà illuminato grazie all’energia a zero emissioni prodotta dal Diamante.

In questo contesto, il Diamante rappresenta il ponte tra l’architettura rinascimentale e quella contemporanea, come esempio di ricerca innovativa applicata all’architettura sia dal punto di vista visivo che funzionale.

I 38 pannelli fotovoltaici a celle monocristalline di ultima generazione consentono al Diamante di produrre energia elettrica sfruttando direttamente l’irraggiamento solare. La parte di energia non utilizzata durante il giorno viene accumulata grazie a batterie di ultima generazione, in modo da produrre energia elettrica anche durante la notte o quando l’irraggiamento solare non è sufficiente a far funzionare i pannelli solari.

Così, durante il giorno la centrale sfrutta l’irraggiamento solare per produrre energia che viene utilizzata per usi civili,  dalla ricarica delle biciclette elettriche a quella delle auto elettriche e all’illuminazione. L’energia non utilizzata viene immagazzinata tramite sistemi innovativi di accumulo di energia rinnovabile costituiti da batterie di nuova generazione, assicurando una continuità di erogazione tale da garantire l’autosufficienza energetica di un piccolo condominio.

Data la valenza tecnologica di Diamante, Roma Capitale, Enel e l’Università di Roma si impegnano a collaborare per iniziative di studio e l’elaborazione di proposte finalizzate alla diffusione di una cultura energetica rispettosa dell’ambiente e in armonia con il contesto urbano.

PRODURRE ENERGIA …..CAMMINANDO!

Sono  le mattonelle piezoelettriche per la pavimentazione PaveGen, rivestite in gomma riciclata al 100% con la struttura anch’essa formata all’80% di materiali riciclati, che accumulano l’energia cinetica che si crea con i passi delle persone e la converte in energia elettrica.

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Le lastre troveranno la loro prima applicazione durante le Olimpiadi di Londra 2012. Per l’occasione 20 piastrelle verranno istallate sull’attraversamento centrale che va dallo Stadio Olimpico al nuovo centro commerciale Westfield Stratford City. «L’installazione dovrebbe essere sufficiente ad alimentare, grazie al passaggio delle persone, circa la metà dell’illuminazione esterna del centro commerciale» ha dichiarato Laurence Kemball-Cook, il giovane ingegnere che le ha ideate nel 2009. Ogni passo crea una compressione delle lastre di 5 millimetri producendo energia sufficiente a mantenere acceso il LED contenuto in esse per circa 30 secondi. Il dispendio energetico è minimo: le piastrelle consumano infatti solo il 5% dell’energia elettrica che producono. É quindi una tecnologia con un alto potenziale; basti pensare che in media un singolo individuo nella sua vita compie ben 150 milioni di passi e che le applicazioni posso essere molteplici: per fornire energia ai sistemi di illuminazione stradale e pedonale, per la segnaletica o anche per ricaricare batterie e applicazioni a bassa potenza. Questa tecnologia è stata progettata per essere montata senza problemi al posto dei sistemi di pavimentazione esistente, in ambienti interni ed esterni (le lastre sono impermeabili) con alto calpestio. I siti ideali per poter creare una pavimentazione con queste mattonelle sono, quindi, strade trafficate, uffici, eventi, centri commerciali, scuole ed università.

I REGISTRI FER NEL NUOVO DECRETO ELETTRICO

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Nella bozza del decreto attuativo, l ‘innovazione maggiore è l’introduzione dei registri per tutte le fonti rinnovabili: dal 2013 potranno accedere agli incentivi solamente gli impianti presenti all’interno di una graduatoria stilata dal Gse, ove il contingente di incentivi annui è pari a 50 MW per l’eolico, 45 MW per l’idroelettrico, 23 MW per il geotermico, 22 MW per le biomassesolide e liquide e 130 MW per il biogas.

Nella bozza del nuovo “decreto elettrico” l’accesso automatico agli incentivi sembra non essere più garantito e compare più di una variazione :

– la riduzione della soglia per le aste

– una revisione al rialzo sulle tariffe per alcune tipologie di tecnologie

– la diminuzione del costo delle garanzie per l’accesso alle aste

-l’ambigua introduzione di 2 €/MWh che tutti i produttori di energia elettrica incentivata

(anche pre-2013), fotovoltaici esclusi – dovranno versare al GSE a partire dal 2013.

Nella bozza del decreto attuativo,l ’innovazione maggiore è l’introduzione dei registri per tutte le fonti rinnovabili: dal 2013 potranno accedere agli incentivi solamente gli impianti presenti all’interno di una graduatoria stilata dal Gse, ove il contingente di incentivi annui è pari a 50 MW per l’eolico, 45 MW per l’idroelettrico, 23 MW per il geotermico, 22 MW per le biomasse solide e liquide e 130 MW per il biogas.

Evidentemente il governo si è reso conto che l’individuazione puntuale degli incentivi non è più affidabile e che,nonostante i tagli agli incentivi, la reazione del mercato è sempre imprevedibile: conviene quindi agire su parametri  quantitativi, che permettono di contenere i costi complessivi che crescendo, comporterebbero conseguenze sul mercato elettrico.

Il ministero regolamenterà, quindi, tutta  la nuova installazione. Per l’iscrizione ai registri  servirà un titolo  autorizzativo  idoneo, e saranno selezionate dapprima  i progetti migliori dal punto di vista tecnico, poi  quelli quelli finanziati in precedenza. Dal secondo registro in poi  si selezionerà in base all’iscrizione al registro precedente.

Concludendo, sarà premiato chi saprà gestire le risorse nel miglior modo possibile, indipendentemente dagli incentivi.