LE DIECI REGOLE DEL TURISTA SOSTENIBILE

1- Ricercare strutture ricettive impegnate nella diminuzione dell’impatto sull’ambiente

2-Selezionare tour operator coscienti dell’impatto ambientale sul turismo

3- Preferire mezzi di trasporto meno inquinanti per gli spostamenti

4- Utilizzare durante la vacanza mezzi di trasporto collettivi ed ecologici come la bicicletta

5- Produrre meno  rifiuti e concorrere alla loro raccolta differenziata

6- Ridurre i consumi di acqua

7- Contenere il consumo di energia

8- Privilegiare l’acquisto di prodotti di produzione locale

9- Adoperarsi attivamente per il rispetto dell’ambiente nelle località visitate

10- Proporre consigli e suggerimenti per il miglioramento ambientale dei luoghi di vacanza

Arriva il turismo sostenibile!

Che cosa è il turismo sostenibile?  Il turismo sostenibile è la presenza di strutture e servizi turistici realizzati in modo tale da non distruggere o penalizzare il panorama, il mare e l’ambiente. Privilegia l’alloggio dei villeggianti nell’entroterra (almeno due chilometri dal mare) lasciando intatta la costa allo stato naturale. I villeggianti possono raggiungere il mare mediante servizi di navettamento in pulman, in bicicletta e godersi il mare immersi nella natura, senza opere in cemento nelle vicinanze e senza l’eccessiva presenza degli stabilimenti balneari.

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Il turismo sostenibile fa risparmiare sulla spesa per le vacanze. Facciamo qualche esempio. Piuttosto che ricercare costosi alloggi a pochi metri dal mare siamo andati alla ricerca di case in affitto nell’entroterra a 4-5 km dal mare. Costano decisamente meno, in genere sono appartamenti altrimenti chiusi posti al secondo piano delle case di proprietà dei cittadini residenti. Ciò offre ai villeggianti quei servizi urbani a cui siamo stati abituati in città (uffici postali, alimentari a basso costo, telefono, negozi ecc.) senza necessità di duplicare queste attività nelle località di mare. Recarsi al mare in auto o in bicicletta immersi nella natura di una strada provinciale, senza traffico e per pochi chilometri, è sicuramente piacevole se la meta di destinazione è una spiaggia libera, poco affollata e con macchia mediterranea alle spalle. Affittare una casa per l’estate nell’entroterra delle località di mare rappresenta una forma reddito per cittadini del luogo favorendo lo sviluppo sostenibile della zona. Un’alternativa all’affitto arriva dall’accoglienza in agriturismo o in campeggi privi di pesanti strutture in cemento, localizzati a distanza sostenibile dalle spiagge. Trovare una spiaggia pulita e proteggerla conviene a tutti. ). Queste spiagge ancora allo stato naturale esistono anche in Italia. Il meridione italiano è ancora ricco di spiagge da proteggere e da custodire meglio così come si trovano

Il turismo sostenibile è un’opportunità di reddito per i cittadini del luogo,  le spiagge italiane sono una fonte di reddito e un valore economico per tutti. Distruggerle con le speculazioni edilizie o privatizzarle non avvantaggia nessuno. Il turismo sostenibile protegge le spiagge e fornisce un reddito turistico ai cittadini residenti nell’entroterra sia mediante l’affitto degli alloggi privati come residenze estive (es. secondo piano delle case) sia come crescita del giro di affari nell’indotto commerciale (es. negozi, servizi, attività commerciali già presenti nell’entroterra

Il turismo sostenibile non va contro l’attività edilizia, la crescita della ricchezza distribuita tra le popolazioni residenti aumenterebbe anche la richiesta di nuove costruzioni per migliorare le strutture dell’entroterra senza il rischio di distruggere la bellezza delle coste da cui dipende l’afflusso turistico nella zona. Si chiede semplicemente di evitare la tentazione di costruire sulla costa. E’ inutile e dannoso costruire sulle spiagge o nelle vicinanze mettendo a rischio l’afflusso turistico dell’intera area. Oggi una spiaggia ancora allo stato naturale vale oro ed è fonte di reddito per tutta la comunità locale.
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