LA CIVILTA’ DELL’ ULIVO

LA CIVILTA’ DELL’ ULIVO

Una struttura efficiente e moderna al servizio di una tradizione millenaria valorizza l’antica ricchezza dell’entroterra agricolo siciliano.

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Forte di un’esperienza lunga più di un secolo, l’azienda Berretta è il punto di riferimento di una vasta area dedicata alla coltura dell’olivo. Il nuovo frantoio è stato progettato da Pekstudio ed ha uno sviluppo longitudinale ed un’impostazione planimetrica suddivisa in due ambiti funzionali contrapposti tra loro ed un’ampia sala centrale di circa 1500 mq  in cui sono collocate tutte le funzioni dell’oleificio.

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La struttura è in acciaio verniciato visibile negli elementi di sostegno verticali, l’involucro si compone invece di lamiere verniciate alternate a tratti di facciata continua.

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La distribuzione interna segue la logica delle esigenze produttive, dallo scarico delle olive fino alla spremitura ed all’imbottigliamento. Nella parte anteriore c’è la catena di molitura su due linee parallele.  Dalla molitura l’olio viene stivato all’interno di silos in acciaio posti in un ambiente con pareti rivestite da listoni di legno teak, così come la pavimentazione degli uffici e dello showroom, un blocco nero nelle cui pareti è stata ricavata una feritoia espositiva illuminata.  Il ciclo di lavorazione termina nell’area imbottigliamento, caratterizzata da un volume a nastri bianchi intervallato da fasce in policarbonatotraslucido realizzato in prossimità della parte posteriore dell’edificio.

L’edificio, che vive un breve periodo di frenesia produttiva nei mesi di ottobre e novembre, durante i restanti dieci mesi accoglie i visistatori dell’azienda.

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La grande bellezza del roseto comunale

Ci sono degli angoli di Roma che ti tolgono il fiato e che ti regalano infinite emozioni. Non mi riferisco agli innumerevoli monumenti  ampiamente riportati sulle guide turistiche, ma a quei posti che difficilmente visiti se rimani a Roma solo pochi giorni. Uno di questi è il Roseto Comunale di Roma, un enorme  roseto visitabile dal 23 Aprile  fino al 15 Giugno in via di Valle Murcia, nei pressi del Circo Massimo. Ci sono circa 1.100 specie di rosa, dalle più comuni a quelle appena create. Ogni anno viene indetto un concorso che premia la miglior rosa. Se siete a Roma in questo periodo vi consiglio di farci un salto, ne vale la pena!

 

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Riapre Roseto di Roma: fino al 15 giugno 1200 diversi tipi di rose

 

PREMIO NUOVE VARIETÀ’ DI ROSE – Dal 18 maggio sarà aperto anche il settore riservato al concorso internazionale ‘Premio Roma per Nuove Varietà di Rose’. Quest’anno il premio festeggia la 72° edizione e nell’area saranno ospitate tutte le collezioni delle rose vincitrici del concorso fin dalla prima edizione del 1933, celebrata sul Colle Oppio.

ORARI – Fino al 15 giugno il Roseto resterà aperto tutti i giorni, compresi i festivi, dalle 8.30 alle 19.30. L’ingresso è gratuito ed è possibile prenotare visite guidate gratuite al numero 06.5746810 o inviando una mail all’indirizzo rosetoromacapitale@comune.roma.it .

 

 

Singapore: la tecnologia ritorna alla natura

Nel cuore di Singapore si sta sviluppando il progetto “Gardens by the Bay ”, un parco che supera l’architettura stessa, dove la tecnologia ritorna alla natura, intesa non solo come modello da imitare, ma come modello operazionale. I giardini botanici di Marina South, servendosi di una tecnologia a basso consumo energetico e sfruttando le energie rinnovabili, sono tra i manifesti della sostenibilità energetica.

IL PROGETTO
Singapore è giunta all’ultimo step verso “la città tropicale perfetta”, pianificazione sociobiologica cominciata nel 1965 con la costruzione di questo micro-Stato. Il progetto dei giardini è stato proposto nel 2006 da un team multidisciplinare composto dall’Atelier 10, ingegneri meccanici e civili, dal Wilkinson Eyre, progettisti, ed i Grant Associates, paesaggisti.

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I GARDENS
I giardini botanici, che si trovano all’interno di una riserva di 101 ettari (in parte recuperati dal mare) incorporano due serre, tra le più grandi strutture in vetro del mondo (16500 mq). In una, la” Flower Done”, vengono riprodotte le condizioni climatiche mediterranee e delle regioni tropicali; nell’altra, la “Cloud Forest”, le regioni tropicali della giungla. Per poter ospitare alcuni tipi di vegetali, bisognava ottimizzare al massimo le radiazioni solari: la soluzione ideale era una superficie totalmente vetrata con vetri ad alta efficienza, che consentono il passaggio del 65% delle radiazioni e contemporaneamente moderano il passaggio del calore del 35%, integrati ad un sistema di ombreggiamento costituito da vele triangolari regolabili con un sistema automatizzato secondo le esigenze dell’utenza

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I SUPERTREE
I Supertree, superalberi alti da 25 a 50 metri, sono rivestiti di felci, orchidee, piante rampicanti ed epifite e supportano una tecnologia che riproduce il processo biochimico degli alberi: le cellule fotovoltaiche svolgono le funzioni di fotosintesi e ventilazione, gli impianti di raccolta dell’acqua piovana del nucleo (che conducono l’acqua nel serbatoio ipogeo), quelle delle radici che reincanalano l’acqua nel sistema di irrigazione. Durante le ore diurne rinfrescano ed ombreggiano, di notte sono i protagonisti di uno spettacolo multimediale.

Gardens-by-the-Bay-Singapore-gGardens-by-the-Bay-Singapore-hGardens-by-the-Bay-Singapore-iL’adiacente National Park Board fornisce ai giardini 5000 tonnellate si scarti di legno, biomassa utilizzata per la produzione dell’energia necessaria all’impianto alimentato da una caldaia. I fumi prodotti vengono introdotti nell’impianto di climatizzazione, contribuendo alla deumidificazione dell’aria.

A Rimini il primo stabilimento europeo ecocompatibile

Il primo stabilimento balneare nasce a Rimini nel 1843 ed ancora oggi, dopo 160 anni, grazie alla creazione del primo stabilimento balneare ecosostenibile, alla riviera romagnola viene riconosciuto il primato per i servizi offerti .

Il  “Bagnogiulia 85” si fregia di essere il primo stabilimento in Europa completamente ecocompatibile.  L’ architetto Loris Casali per l’intervento di riqualificazione ha utilizzato  materiali a basso impatto ambientale e riciclati. I manufatti sono stati progettati secondo le linee architettoniche semplici della tradizione e applicando i principi di bioclimatica e bioedilizia, sostenibilità, risparmio energetico mediante solare termico e fotovoltaico, abbattimento delle barriere architettoniche, valorizzazione e riqualificazione paesaggistica con una scelta compositiva generale che privilegia visibilità e prospettive future.

I problemi ambientali che il turismo di massa porta con sé sono vari:

consumo idrico in primis, per il continuo uso di docce, irrigazione, sciacquoni;

consumo energetico per l’illuminazione notturna, presenza di pompe, riscaldamento dell’acqua

– produzione di rifiuti

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Il Bagno Giulia 85 di Riccione dispone di:

– tecnologia SurfaShield, per la pulizia delle cabine e della pavimentazione esterna, che riesce a decomporre le sostanze organiche sfruttandol’energia luminosa. In questo modo le superfici vengono protette da qualsiasi sostanza nociva, come possono essere ad esempio funghi o batteri.

impianto fotovoltaico e solare termico per il risparmio energetico;

– sistema di recupero delle acque per riutilizzarle in docce;

-contenitori per la raccolta differenziata con isole ecologiche

-riduttori si flusso e rubinetti a tempo

-ausili elettrici a basso consumo

-Ricerca di materiali eco-sostenibili

– una stazione informativa “info-point” realizzata con ARPA-Sezione di Rimini, con i dati aggiornati -riodicamente sulla qualità delle acque di balneazione ed i livelli di radiazione UV .

LE DIECI REGOLE DEL TURISTA SOSTENIBILE

1- Ricercare strutture ricettive impegnate nella diminuzione dell’impatto sull’ambiente

2-Selezionare tour operator coscienti dell’impatto ambientale sul turismo

3- Preferire mezzi di trasporto meno inquinanti per gli spostamenti

4- Utilizzare durante la vacanza mezzi di trasporto collettivi ed ecologici come la bicicletta

5- Produrre meno  rifiuti e concorrere alla loro raccolta differenziata

6- Ridurre i consumi di acqua

7- Contenere il consumo di energia

8- Privilegiare l’acquisto di prodotti di produzione locale

9- Adoperarsi attivamente per il rispetto dell’ambiente nelle località visitate

10- Proporre consigli e suggerimenti per il miglioramento ambientale dei luoghi di vacanza

Arriva il turismo sostenibile!

Che cosa è il turismo sostenibile?  Il turismo sostenibile è la presenza di strutture e servizi turistici realizzati in modo tale da non distruggere o penalizzare il panorama, il mare e l’ambiente. Privilegia l’alloggio dei villeggianti nell’entroterra (almeno due chilometri dal mare) lasciando intatta la costa allo stato naturale. I villeggianti possono raggiungere il mare mediante servizi di navettamento in pulman, in bicicletta e godersi il mare immersi nella natura, senza opere in cemento nelle vicinanze e senza l’eccessiva presenza degli stabilimenti balneari.

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Il turismo sostenibile fa risparmiare sulla spesa per le vacanze. Facciamo qualche esempio. Piuttosto che ricercare costosi alloggi a pochi metri dal mare siamo andati alla ricerca di case in affitto nell’entroterra a 4-5 km dal mare. Costano decisamente meno, in genere sono appartamenti altrimenti chiusi posti al secondo piano delle case di proprietà dei cittadini residenti. Ciò offre ai villeggianti quei servizi urbani a cui siamo stati abituati in città (uffici postali, alimentari a basso costo, telefono, negozi ecc.) senza necessità di duplicare queste attività nelle località di mare. Recarsi al mare in auto o in bicicletta immersi nella natura di una strada provinciale, senza traffico e per pochi chilometri, è sicuramente piacevole se la meta di destinazione è una spiaggia libera, poco affollata e con macchia mediterranea alle spalle. Affittare una casa per l’estate nell’entroterra delle località di mare rappresenta una forma reddito per cittadini del luogo favorendo lo sviluppo sostenibile della zona. Un’alternativa all’affitto arriva dall’accoglienza in agriturismo o in campeggi privi di pesanti strutture in cemento, localizzati a distanza sostenibile dalle spiagge. Trovare una spiaggia pulita e proteggerla conviene a tutti. ). Queste spiagge ancora allo stato naturale esistono anche in Italia. Il meridione italiano è ancora ricco di spiagge da proteggere e da custodire meglio così come si trovano

Il turismo sostenibile è un’opportunità di reddito per i cittadini del luogo,  le spiagge italiane sono una fonte di reddito e un valore economico per tutti. Distruggerle con le speculazioni edilizie o privatizzarle non avvantaggia nessuno. Il turismo sostenibile protegge le spiagge e fornisce un reddito turistico ai cittadini residenti nell’entroterra sia mediante l’affitto degli alloggi privati come residenze estive (es. secondo piano delle case) sia come crescita del giro di affari nell’indotto commerciale (es. negozi, servizi, attività commerciali già presenti nell’entroterra

Il turismo sostenibile non va contro l’attività edilizia, la crescita della ricchezza distribuita tra le popolazioni residenti aumenterebbe anche la richiesta di nuove costruzioni per migliorare le strutture dell’entroterra senza il rischio di distruggere la bellezza delle coste da cui dipende l’afflusso turistico nella zona. Si chiede semplicemente di evitare la tentazione di costruire sulla costa. E’ inutile e dannoso costruire sulle spiagge o nelle vicinanze mettendo a rischio l’afflusso turistico dell’intera area. Oggi una spiaggia ancora allo stato naturale vale oro ed è fonte di reddito per tutta la comunità locale.
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