La moda che fa bene all’ Ambiente

Al Festival della Scienza di Edimburgo sono stati presentati i primi Catalytic Clothing, ideati dalla stilista londinese Helen Storey e dal professor Anthony Ryan dell’Università di Sheffield nel contesto del Festival della Scienza.

I tessuti di questi capi sono ricoperti di nanoparticelle di biossido di titanio, che funzionano da fotocatalizzatori: in presenza di luce (non necessariamente quella solare) e ossigeno, accelerano le reazioni chimiche che permettono la scomposizione degli agenti inquinanti presenti nell’atmosfera in sottoprodotti non nocivi, lavabili con la pioggia. In altre parole, purificano l’aria.
Molti capi prevede sono biodegradabili cioè fatti con fibre vegetali compostabili, che con il tempo si possano dissolvere nel terreno senza lasciare tracce inquinanti dietro di sé.
E’ aperto anche un progetto che punta sui materiali di recupero, tra cui le fibre di latte. La designer tedesca Anke Domaske ha creato un’intera collezione di abiti riscaldando, inacidendo e lavorando proteine di latte scartato dalla produzione casearia industriale, latte che altrimenti sarebbe stato gettato.

E voi, li indossereste?