Come gli scarti diventano materiale per l’edilizia

Come trasformare gli scarti delle lavorazioni agricole in materiali per l’edilizia : “Dalle eccedenze del latte si ottengono collanti per le pareti; dalla lana delle pecore isolante termico; dalla sottolavorazione dell’olio d’oliva un prodotto che va a dare fortificazione alla malta”

 

Approfondisci: Guarda il Video di Presa Diretta Rai3 !!!

Nel  Sulcis, territorio sardo tra i più poveri d’Italia, con più di 30.000 disoccupati , nasce “Casa Verde CO2”, una rete di aziende accomunata dalla lavorazione dei materiali per la biodilizia.

E’ dall’osservazione dei nidi dei pettirossi che  nasce l’idea dei pannelli isolanti costituiti da lana di pecora che altrimenti sarebbe stata buttata; scarti di pomodoro diventano pittura e balle di paglia tamponatura. Le nuove abitazioni completamente naturali risultano maggiormente isolate rispetto alle comuni abitazioni e di conseguenze maggiormente prestanti dal punto di vista energetico.

La fitodepurazione: cos’è e come funziona

La fitodepurazione è un sistema  che consente di depurare le acque reflue in modo totalmente naturale.

In natura avvengono costantemente processi di depurazione naturale ad opera di microrganismi minerali e vegetali che popolano le acque ed il suolo. Queste comunità microscopiche sono costituite da batteri, funghi, alghe, protozoi e metazoi.

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La fitodepurazione utilizza come filtri biologici i vegetali e avviene in un bacino  riempito da materiale ghiaioso, piante, refluoe e microrganismi. La costruzione di tali vasche  consiste nella realizzazione di letti impermeabilizzati  in pvc e epdm, su cui viene poi adagiato un substrato permeabile ( generalmente ghiaia di diverse dimensioni). Si procede poi con l’attrezzare la superficie ottenuta con un sistema  di distribuzione delle acque e con la messa a dimora delle piante.

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Le macrofite utilizzate hanno la capacità di catturare l’ossigeno mediante l’apparato fogliare per poi condurlo alle radici. La superficie delle radici, dopo già pochi mesi , si rivestirà di un film batterico di microrganismi, i reali protagonisti del processo depurativo.

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A seconda del medium (sabbia o ghiaia)utilizzato,  questo riuscirà ad ossigenarsi e si espanderà anche sul substrato. Le piante consigliate per  la costruzione di bacini fitodepurativi sono le macrofite, tra le più usate segnaliamo la Phragmites   Australis e la Tyoa Litifolia. Hanno dimostrato di svolgere una buona azione depurante anche la calla, l’Iris, la talia dealbata e la salcerella.

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Designled, superfici luminose flessibili

Una superficie luminosa da poter acquistare al metro, da poter tagliare ed utilizzare come più ci piace.

Designled, startup scozzese, rivoluziona il concetto di luce. Al posto della lampadina abbiamo un foglio luminoso a basso consumo energetico, sottile, flessibile, con infinite possibilità di utilizzo. E’ la struttura stessa ad essere autoilluminante. I led consentono un risparmio energetico fino al 85% , durando fino a 20 volte di più. Le piastrelle flessibili di resina, sono in grado di emettere luce su uno o entrambi i lati, e possono essere prodotte in qualsiasi forma o dimensione fino a 1 metro, offrendo fino a 20.000 lumen per metro quadrato.

Parigi Smart city nel 2050

Commissionato nell’ambito del Piano Clima Energia del comune di Parigi, che prevede di ridurre del 75% le emissioni di gas a effetto serra entro il 2050, il futuristico progetto Paris Smart City 2050 dello studio Vincent Callebaut Architectures, pure rispettando la ricca storia di Parigi, mira a coltivare un futuro più sano, riducendo l’impatto ambientale.
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La ricerca ha privilegiato l’integrazione di una serie di otto diverse tipologie di grattacieli verdi ad energia positiva, in grado di alimentare i propri quartieri di riferimento. Queste torri reinseriscono la natura nel cuore della città utilizzando principi dell’architettura sostenibile quali il riscaldamento e il raffreddamento passivo, il riciclo dell’acqua piovana, l’inserimento di pareti verdi che infondono aria fresca nelle metropoli. Il piano integra anche orti comunitari e spazi verdi, incoraggiando i residenti a portare gli aspetti della vita rurale all’interno del tessuto urbano. Le torri sono tutte ad uso misto, residenziale e commerciale, favorendo l’integrazione delle attività, e riducendo così la necessità di trasporto su base giornaliera.

Le torri antismog  produrranno energia elettrica attraverso l’integrazione delle turbine eoliche assiali. Concepite lungo un corridoio ecologico di 23 km, della vecchia linea ferroviaria in disuso trasformata a polmone verde pubblico, queste torri cicloniche filtrano lo smog atmosferico grazie alla loro struttura fotocatalitica in diossido di titanio.

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Le Photosynthesis Towers  mirano invece, a migliorare l’impatto estetico e spreco d’energia, del complesso immobiliare delle Torre Maine-Montparnasse, modificandola in un vero Central Park verticale, sormontati da sky gardens, giardini sospesi e un involucro di bioreattori d’alghe verdi. Questi bioreattori permetteranno di risparmiare fino al 50% per il riscaldamento e l’aria condizionata.

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Le Torri Mangrovie della Gare du Nord, prima stazione europea per traffico, e la terza al mondo dopo Tokyo e Chicago. Autentica foresta di grattacieli vegetali, questa mangrovia urbana sarà ad energia positiva, cioè produrrà più energia di quella consumata. Le sue facciate tubolari rivestite da un’epidermide fotoelettrochimico, ispirato della fotosintesi vegetale, produrranno energia elettrica.

La paper art di Peter Dahmen

“Molti artisti che creano pop-up cards sono interessati a raccontare una storia o a realizzare qualcosa che assomigli alla realtà, ma io penso che la cosa più interessante sia il movimento. Se qualcuno mi chiede: ‘Che cos’è questo oggetto? A cosa assomiglia?’ – non so dirlo, so solo che la cosa meravigliosa è realizzare questo movimento.”

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Sembra un gioco ma si tratta di un talento raffinato e ingegnoso, in equilibrio tra architettura, artigianato e creatività.

Sembra un gioco ma Peter Dahmen da Dortmund è un vero pop-up designer, o paper artist, o professional paper engineer. Dalle sue mani nascono pop-up cards, oggetti tridimensionali fatti unicamente di carta: scenografie a ventaglio, allestimenti di magica leggerezza, libri di pura forma, diorami stilizzati.

Figure da fiaba e costruzioni astratte, linee espressive in cui gesto, spazio e sguardo fioriscono in armonia.

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Cogliete anche voi The Magic Moment, il video in cui il filmaker Christopher Helkey ha voluto mostrare la grazia del lavoro di Peter:

“Obiettivo Terra” . Concorso fotografico sui Parchi d’Italia

Foto vincitrice edizione 2014

Migliaia di foto pervenute, 2600 partecipanti in 5 anni. Una netta prevalenza delle donne rispetto agli uomini e gli under 30 quale target principale. Questi i principali dati storici del concorso fotografico ‘Obiettivo Terra’ giunto alla sua sesta edizione. Un’iniziativa che ha il merito di accendere i riflettori sulle perle del patrimonio ambientale italiano: i Parchi Nazionali e Regionali.

Il concorso, voluto da Alfonso Pecoraro Scanio, già Ministro dell’Ambiente e presidente della Fondazione UniVerde, in collaborazione con la Società Geografica Italiana, ha lo scopo di informare e coinvolgere l’opinione pubblica sul mondo dei parchi valorizzando non solo i Parchi Nazionali ma anche le centinaia di Parchi Regionali, diffusi capillarmente su tutto il territorio nazionale, che hanno bisogno di accrescere il proprio livello di notorietà.

Con questo concorso sosteniamo da anni la rete dei parchi italiani proprio mentre sono stati oggetto di gravi tagli che mettono a rischio un sistema che difende la biodiversità più importante d’Europa” ha dichiarato Alfonso Pecoraro Scanio.

La sesta edizione del Concorso è stata inaugurata ieri sera a Roma presso ‘Rossopomodoro’. All’incontro sono intervenuti il Presidente della Fondazione UniVerde Alfonso Pecoraro Scanio; il Presidente onorario del WWF Italia Fulco Pratesi; il Presidente di Rossopomodoro Franco Manna, Jimmy Ghione, inviato di Striscia la Notizia e Testimonial di ‘Obiettivo Terra’ e il Presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni che quest’anno ha concesso il patrocinio della Regione Lombardia che si aggiunge ai tanti prestigiosi riconoscimenti avuti dal concorso negli anni tra cui l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica.

Sono intervenuti anche rappresentanti dei partner tecnici tra cui Telecom Italia Digital Solutions che ha realizzato la piattaforma www.obiettivoterra.eu, Edelman, Aracne Editrice e GTL.

Le fotografie dell’edizione 2015 saranno oggetto di una preselezione a cura dei soggetti promotori e la selezione finale, con decretazione del vincitore, avverrà ad opera di una Giuria di esperti.

Chi vincerà il concorso riceverà un premio in denaro e il fortunato scatto sarà esposto in occasione della 45ª Giornata Mondiale della Terra (22 aprile 2015) su una maxi affissione a Roma.

Saranno anche conferite 10 menzioni speciali alla migliori foto di ognuna delle seguenti categorie:

– Alberi e foreste

– Animali

– Area costiera

– Fiumi e laghi

– Paesaggio agricolo

Inoltre per l’anno 2015 sono istituite le menzioni speciali:

– Difesa del suolo (2015 Anno Internazionale FAO dei suoli)

– Energie rinnovabili e smart grids per la sostenibilità (2015 Anno Internazionale ONU della Luce)

– EXPO 2015 (Per celebrare l’expo di Milano premiando la foto più bella di un parco lombardo)

– Turismo sostenibile (2015 Anno Europeo dello sviluppo)

E’ inoltre prevista una menzione speciale fuori concorso per la migliore foto subacquea scattata in un’Area Marina Protetta, in collaborazione con Marevivo.

Per consultare il regolamento e per poter candidare la propria fotografia occorre accedere al sito www.obiettivoterra.eu, www.fondazioneuniverde.it

La cerimonia di premiazione si terrà il 22 aprile 2015 a Roma, presso Villa Celimontana, sede della Società Geografica Italiana.

Pompe di calore geotermiche: cosa sono e come funzionano

Le pompe di calore geotermiche sono sistemi per il  riscaldamento in inverno e raffrescamento in estate che sfruttano, in maniera indiretta, l’energia solare che viene accumulata a
terra. Una pompa di calore  è costituita da diversi componenti all’interno dei quali circola un fluido  sottoposto a cambiamenti di stato durante i quali si realizzano le variazioni di temperatura e conseguentemente gli scambi termici con l’ambiente interno (da riscaldare o raffreddare) e l’elemento esterno (utilizzato come sorgente di calore o come sistema in
cui espellere il calore estratto dall’ambiente interno raffreddato). Nello specifico il sistema comprende:
– un compressore che incrementa la pressione e la temperatura del fluido del circuito che entra nel compressore allo stato di vapore;
– uno scambiatore di calore (condensatore) nel quale il vapore riscaldato, cedendo calore all’ambiente da riscaldare (nella modalità di funzionamento per riscaldare) o all’esterno (nel
caso di funzionamento per raffreddare), condensa e passa allo stato liquido;
– una valvola di espansione che raffredda ulteriormente la temperatura del liquido e ne abbassa la pressione;
– un ulteriore scambiatore di calore (evaporatore) nel quale il liquido a bassa pressione e bassa temperatura uscente dalla valvola di espansione è in grado di assorbire calore (sia da una sorgente “fredda” – quale il sottosuolo – nella modalità di funzionamento per riscaldare, sia dall’ambiente interno quando il sistema funziona nella modalità di raffreddamento) e passare quindi nuovamente allo stato di vapore, da cui riprende un nuovo ciclo di lavoro.

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Le pompe di calore possono produrre anche acqua calda sanitaria mediante sfruttamento del calore in esubero ottenuto con la fase di compressione del fluido. Vi sono differenti tipologie di pompe di calore, in funzione del serbatoio termico sfruttato e dell’elemento riscaldato o raffreddato (che può essere aria o acqua). Sono genericamente chiamate pompe di calore geotermiche le varie tipologie di sistemi che utilizzano il terreno, l’acqua di falda o specchi di acqua superficiale (laghi, stagni) come serbatoi termici.
Circa la metà dell’energia solare che raggiunge la Terra viene immagazzinata dal suolo che diventa così un serbatoio energetico di elevata capacità e costanza: la temperatura del suolo, a qualche metro di profondità, rimane pressochè invariata nel corso delle stagioni  e fa sì che il sottosuolo, le acque sotterranee e quelle superficiali di laghi e stagni siano più caldi dell’aria ambientale in inverno e più freddi invece in estate.
Nei sistemi che scambiano calore con il sottosuolo viene installato un circuito di tubazioni, poste vericalmente in apposite cavità ottenute mediante perforazioni (sistema verticale ) o orizzontalmente mediante escavazione del terreno dall’area interessata all’installazione (sistemaorizzontale ). In entrambi i casi si tratta di un circuito chiuso in cui il fluido termovettore presente all’interno svolge solamente la funzione di trasferire il calore dal suolo al circuito della pompa di calore e viceversa.

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Tutte le differenti tipologie di pompe di calore sono sistemi convenienti dal punto di vista energetico in quanto consumano, durante il loro funzionamento, meno energia di quella che riescono a produrre. Nel caso delle pompe di calore geotermiche, in virtù della loro maggiore efficienza rispetto alle pompe di calore ad aria, si può arrivare a produrre fino a 5 kWh di energia termica (operando quindi nella modalità di riscaldamento) a fronte di un consumo elettrico di 1 kWh della macchina che “pompa” il calore.
Le pompe di calore geotermiche permettono di conseguire risparmi energetici, rispetto ai tradizionali sistemi di riscaldamento e raffreddamento, di notevole portata ovvero si possono
ottenere:

riduzioni del consumo energetico necessario per le esigenze di riscaldamento che vanno dal 30% al 70%;
riduzioni del consumo energetico necessario per le esigenze di raffreddamento che vanno dal 20% al 50%.

Da un punto di vista economico la tecnologia di sfruttamento dell’energia geotermica richiede un notevole sforzo iniziale in relazione sia ai costi dell’impianto sia alle spese legate alle esigenze di perforazione o escavazione del terreno che si hanno in fase di installazione. A titolo di esempio, il costo per un impianto geotermico connesso con il terreno funzionale a soddisfare il fabbisogno di riscaldamento di un appartamento di circa 200 m2 , pari a 11 kW termici, si aggira attorno a 21.000 ¼ nel caso di un sistema orizzontale di 230 m e attorno a 24.000 ¼ SHU XQ sistema verticale con profondità di perforazione a 165 m.

 

LA CIVILTA’ DELL’ ULIVO

LA CIVILTA’ DELL’ ULIVO

Una struttura efficiente e moderna al servizio di una tradizione millenaria valorizza l’antica ricchezza dell’entroterra agricolo siciliano.

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Forte di un’esperienza lunga più di un secolo, l’azienda Berretta è il punto di riferimento di una vasta area dedicata alla coltura dell’olivo. Il nuovo frantoio è stato progettato da Pekstudio ed ha uno sviluppo longitudinale ed un’impostazione planimetrica suddivisa in due ambiti funzionali contrapposti tra loro ed un’ampia sala centrale di circa 1500 mq  in cui sono collocate tutte le funzioni dell’oleificio.

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La struttura è in acciaio verniciato visibile negli elementi di sostegno verticali, l’involucro si compone invece di lamiere verniciate alternate a tratti di facciata continua.

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La distribuzione interna segue la logica delle esigenze produttive, dallo scarico delle olive fino alla spremitura ed all’imbottigliamento. Nella parte anteriore c’è la catena di molitura su due linee parallele.  Dalla molitura l’olio viene stivato all’interno di silos in acciaio posti in un ambiente con pareti rivestite da listoni di legno teak, così come la pavimentazione degli uffici e dello showroom, un blocco nero nelle cui pareti è stata ricavata una feritoia espositiva illuminata.  Il ciclo di lavorazione termina nell’area imbottigliamento, caratterizzata da un volume a nastri bianchi intervallato da fasce in policarbonatotraslucido realizzato in prossimità della parte posteriore dell’edificio.

L’edificio, che vive un breve periodo di frenesia produttiva nei mesi di ottobre e novembre, durante i restanti dieci mesi accoglie i visistatori dell’azienda.

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Le linguette salvaspazio nell’armadio

Quante ne avete bevute di lattine come questa?  Come riutilizzarle?

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Da adolescenti  si faceva il giochino per scoprire la lettere di chi segretamente ci amava: ” A “, ” B “, “ C ” ma questa volta siamo sicuri che la lettera che uscirà sarà la “ R “, erre di riuso e riciclo: amore per la terra e la natura.

L’idea che vi proponiamo questa volta è molto intuitiva, quanto utile. E’ possibile infatti, finita la bevanda, raccogliere il numero maggiore di linguette e utilizzarle come espansioni per avere una doppia-gruccia. L’armadio sarà più ordinato e spazioso.

Il procedimento e’ semplicissimo basta inserire la punta della gruccia in uno dei buchi della linguetta, fissarla al bastone dell’armadio e collegare l’espansione, ovvero l’altra gruccia, al restante buco. In questo modo avremo ottimizzato lo spazio e potremmo riporre due vestiti al posto di uno.

 

Il Barocco contemporaneo nel Pollino

Nel cuore del Parco del Pollino in Calabria un elemento originale si distingue dal resto rendendosi riconoscibile attraverso due segni identificativi della tradizione cristiana: il portale d’ingresso e la croce.I principi della progettazione passiva ed un’innovativa rilettura delle forme del passato sintetizzano l’armonia del creato nella Chiesa di Santa Maria Goretti a Mormanno.

 

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La pianta, studiata dall’architetto Mario Cucinella, ha una forma organica ed è stata disegnata prendendo come riferimento alcune tra le più belle chiese barocche romane e l’oratorio Ghisiglieri di San Carlo a Ferrara. Tutto ciò da vita ad un impianto dinamico in cui il fulcro centrale dialoga in modo armonioso con le cappelle laterali.

 

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Le opere d’arte collocate nella chiesa sono state realizzate con materiali della tradizione quali il marmo, il mosaico ed il bronzo.

La fluidità dello spazio interno e la bellezza dei particolari sono esaltate dalla luce naurale che è diffusa dall’alto . Tale apertura, oltre ad essere un pozzo di luce scenografico, collabora con la ventilazione naturale consentendo all’edificio di risparmiare energia e limitare l’utilizzo di impianti meccanici per il raffrescamento/ riscaldamento dello stesso.