Avocado e proprietà

L’avocado è un frutto esotico, raramente utilizzato nella nostra dieta ‘mediterranea’. Grosso errore! Il suo interno verde e polposo è infatti ricco di proprietà benefiche per la salute, conosciute già dalle antiche popolazioni sudamericane che lo avevano inserito nella loro dieta quotidiana (anche perché ritenevano avesse virtù afrodisiache).

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Hemingway lo definì “un cibo che non ha rivali tra i frutti, il vero frutto del paradiso” e non a caso…
Vediamo le principali virtù che possiede:

1) Antiossidante. L’avocado è ricco di sostanze antiossidanti, soprattutto vitamine A ed E, che aiutano il nostro organismo a liberarsi dai radicali liberi e ritardare così l’invecchiamento, mantenendo la pelle morbida ed elastica. Tra le altre vitamine presenti nella sua polpa ci sono la B1, B2, B6, D, K e PP.

2) Ricco di minerali. L’avocado è ricchissimo di potassio, ne possiede una quantità paragonabile a quella presente in 3 banane, e offre anche un piccola dose di magnesio, calcio, fosforo e zolfo.

3) Riduce il colesterolo. L’avocado è ricco di grassi insaturi e omega-3, essenziali per l’organismo in quanto stimolano la produzione di colesterolo ‘buono’ e impediscono il deposito di colesterolo ‘cattivo’. Cio’ fa sì quindi che l’assunzione di questo frutto riduca la possibilità che si sviluppino problemi a livello cardiovascolare.

4) Fornisce molta energia. In 100 grammi di questo frutto si trovano il 7 % di zuccheri, il 19% di grassi e circa il 2% di proteine per un totale di 230 calorie, variabili a seconda della grandezza dell’avocado.

5) Facile da digerire. Nonostante i grassi e gli altri elementi di cui è ricco, l’avocado è un frutto facilmente digeribile e dalle capacità astringenti, è ottimo ad esempio quando si ha un attacco di dissenteria e per chi soffre di colite o gastrite.

Anche la Cancer Cure Foundation, nota associazione che si occupa di combattere il cancro, ha riconosciuto le proprietà benefiche di questo frutto tanto da averlo inserito nell’elenco dei 27 cibi considerati essenziali per la prevenzione del cancro. Il suo consumo è consigliato un po’ a tutti: bambini, anziani, donne in gravidanza, vegetariani e diabetici.

Tanti sono gli utilizzi di questo frutto anche a livello di cosmesi e cura del corpo:

1) Impacco per capelli secchi: schiacciate la polpa di un avocado fino ad ottenere una crema. Applicatela poi sui capelli umidi per almeno un’ora e sciacquate infine accuratamente.

2) Maschera per il viso: schiacciate la polpa di un avocado molto maturo e poi aggiungete due cucchiai di olio di mandorle. Tenete in posa per mezzora circa e poi risciacquate.

3) Burro di cacao autoprodotto: sciogliete a bagnomaria 40 gr di cera d’api, aggiungete 25 gr di miele e 50 gr di olio di avocado, amalgamate bene e togliete tutto dal fuoco. Continuate a mescolare finché il composto non si fredda, versatelo poi in piccoli vasetti.

Se dopo aver conosciuto meglio le proprietà dell’avocado proprio non volete più farne a meno, provate a piantarne uno sul vostro terrazzo o in giardino. Questo ovvierebbe anche al più grosso inconveniente legato al consumo di avocado nel nostro paese: il frutto dell’amore, come lo chiamavano gli Aztechi, non è proprio a km 0! I maggiori produttori al mondo sono infatti gli stati del Sud America, il Sud Africa, Israele e la Spagna, anche se recentemente è stata incrementata la produzione anche in Italia.

Ci sono tantissimi modi per mangiare l’avocado, i due che preferisco sono aggiungerlo a pezzettini nell’insalata insieme a semi di sesamo, girasole o zucca oppure fare una salsina piccante frullando insieme avocado, latte di riso o soia, peperoncino, sale e un goccio d’olio…
Io amo l’avocado e voi?

INCI….. COS’E’?

Ogni giorno la gran parte delle donne – e alcuni degli uomini più attenti all’estetica – utilizza prodotti per la cura e la bellezza del corpo di cui non sempre è nota la composizione.

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Attratti  o distratti da invitanti campagne pubblicitarie o dal packaging o dalla convenienza del prodotto, pochi consumatori sono abbastanza critici da focalizzare la propria attenzione anche sugli ingredienti contenuti nel cosmetico.

In particolare, per essere consapevoli di quello che ci si “mette” addosso, occorrerebbe dare un’occhiata attenta all’International Nomenclature of Cosmetic Ingredient (INCI), ovvero all’elenco delle sostanze che compongono un cosmetico o un sapone, come cere, olii, pigmenti e componenti naturali e chimici. Si tratta di un elenco obbligatorio per legge ((96/335/CE) dal 1996, che pertanto ci aspettiamo di trovare su tutte le confezioni di creme, shampoo, saponi e altri prodotti di bellezza, indipendentemente dal luogo di acquisto. Quindi sia al supermercato che in farmacia.

Tra l’altro la nomenclatura utilizzata è standard in tutti i Paesi del mondo, permettendo un’acquisto consapevole anche quando ci si trova in altre nazioni. Ma come si legge l’INCI?

Innanzitutto è bene sapere che gli ingredienti sono elencati in ordine crescente di quantità, così ci dobbiamo aspettere di trovare all’inizio della lista le sostanze usate in maggiore quantità. Poi i componenti che hanno origine vegetale devono essere riportati con il nome latino.

Queste informazioni possono costituire una guida utile per valutare il rapporto qualità-prezzo di quanto ci apprestiamo ad acquistare: si potrà così smascherare, ad esempio, il prodotto cosmetico “spacciato” per naturale e che, invece, grazie alla semplice lettura dell’INCI, scopriamo essere caratterizzato da una bassa presenza del derivato vegetale posizionato in fondo all’elenco degli ingredienti.

E se volete sapere cosa nascondono le strane sigle o gli impronunciabili nomi di componenti più o meno chimici presenti sull’INCI, su biodizionario.it un validissimo aiuto con tanto di semaforino sul livello di pericolosità dell’ingrediente del cosmetico che vi volete portare a casa.

Provate a verificare l’INCI dei vostri cosmetici… avrete qualche sorpresa!

ANCHE IL DENTIFRICIO E’ NOCIVO

Da qualche tempo circolano notizie sulla pericolosità del triclosan, un antibatterico  che si trova in parecchi prodotti per l’igiene personale e domestica. La tossicità di tale prodotto si manifesta attraverso irritazioni della pelle, collasso, convulsioni, fino a causare il cancro.

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Il  triclosan è un cloro fenolo usato come antimicrobico e disinfettante ed è molto diffuso in una grande quantità di prodotti di uso comune come saponi, deodoranti, detersivi, dentifrici e colluttori raccomandati per prevenire la placca. Sembra che la massiccia diffusione di tale componente aumenti la resistenza  dei batteri ai più comuni antibiotici.
Il governo Canadese l’ha già dichiarato tossico. Due agenzie governative, infatti, la Healt Canada e la Environment Canada, hanno condotto degli studi per verificare l’eventuale pericolosità del composto, arrivando a conclusioni contrastanti. Se, infatti, è stata accertata la pericolosità per gli ecosistemi, l’esame non ha dato prove sufficienti per confermare i rischi per la salute anche  se  è sospettato di avere effetti sul sistema endocrino umano. Quel che è certo, per il momento, è che la sostanza sarà designata come tossica per l’ambiente secondo la legge canadese Environmental  Protection. Questo determinerà probabilmente l’introduzione di limitazioni all’uso del Triclosan, che potrebbe essere escluso dalle formulazioni di alcuni prodotti per la cura personale.
La decisione del governo canadese segue la precedente pubblicazione di alcune analisi della Food and Drug Administration americana, che avevano già sollevano preoccupazioni sui possibili effetti sulla salute della esposizione quotidiana al triclosan. Entro il prossimo inverno, l’organismo americano dovrebbe presentare la propria valutazione definitiva sui rischi del composto, per cui non si esclude che anche negli Stati Uniti possano essere introdotti divieti e limitazioni.